Interessse superiore del minore nelle separazioni e nelle procedure di affidamento: il Comitato dei ministri prova a guidare gli Stati

Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha adottato, il 28 maggio, una raccomandazione sulla protezione dei diritti e dell’interesse superiore dei bambini nel caso di procedimenti di separazione (CM/Rec(2025)4, CM_Rec(2025)4 separazione), accompagnata da un Memorandum esplicativo (CM(2025)71-addfinal). Inoltre, nello stesso giorno, il Comitato ha approvato una raccomandazione volta a garantire l’interesse superiore del minore nelle procedure di affidamento (CM:Rec(2025)5 care, nonché un addendum CM(2025)70-addfinal).

Precisato che l’interesse superiore del minore deve guidare ogni decisione in questi campi, il Comitato dei ministri ha provato a individuare gli orientamenti che le autorità nazionali dovrebbero seguire, considerando come prioritaria l’effettiva attuazione del diritto dei minori ad essere informati. Gli Stati sono tenuti a considerare la volontà dei minori e ad assicurare interventi rapidi che non cristallizzino situazioni che possano compromettere l’equilibrio dei minori, anche con interventi procedurali snelli, ma approfonditi. In particolare, per verificare la correttezza nell’adozione di decisioni in questo campo, va considerata l’età, il livello di maturità e di coinvolgimento, l’opinione del minore, la necessità di formare o consentire di esprimere le proprie prospettive, preservare l’unità familiare e dell’ambiente sociale, la disponibilità e la capacità di ogni genitore di prendersi cura del minore, anche assicurando rapporti con gli altri familiari del nucleo familiare e tenendo conto di particolari situazioni di vulnerabilità. Gli Stati sono altresì incoraggiati a sviluppare e promuovere procedimenti come la mediazione o altri procedimenti per risolvere controversie.

I due testi, che raccolgono i principi affermati dalla Corte europea nei tanti casi che hanno al centro i minori spesso vittime di violazioni sul piano interno, contribuiscono ad attuare l’orientamento delineato nella Strategia del Consiglio d’Europa per i diritti dei minori (2022-2027), che indica come priorità “una giustizia adatta ai bambini per tutti i minori” e “la necessità di dare voce a ogni bambino”.

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