La Commissione impugna la sentenza Kadi

La Commissione europea non ci sta ad essere bacchettata dal Tribunale Ue che, nella sentenza Kadi del 30 settembre 2010 (T-85/89), ha constatato la contrarietà del sistema delle blacklist con alcuni diritti fondamentali come quello di difesa e quello alla tutela giurisdizionale effettiva. Il 13 dicembre la Commissione ha così deciso di impugnare la sentenza (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:072:0009:0009:IT:PDF) e ne ha chiesto l’annullamento alla Corte Ue. Per Bruxelles, infatti, il Tribunale non ha valutato in modo corretto le procedure messe in atto dalla Commissione per garantire i diritti fondamentali soprattutto con riguardo al sistema di revisione amministrativa e di riesame attuati anche grazie alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza e all’istituzione dell’ufficio del mediatore.

Ora la parola passa alla Corte di giustizia.

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