Pubblicato il rapporto annuale del GRECO: la corruzione mina la democrazia

È stato pubblicato, il 5 giugno, il rapporto annuale del Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO) che ogni anno illustra la situazione negli Stati del Consiglio d’Europa (rapporto GRECO). Il GRECO è fortemente preoccupato delle persistenti minacce all’indipendenza dei giudici, sempre più sottoposti a pressioni politiche e ha chiesto agli Stati di rafforzare la separazione dei poteri e colmare le lacune nella trasparenza del finanziamento politico, anche attraverso la previsione di sanzioni dissuasive per violazioni in questo campo. Da aggiornare i sistemi per fronteggiare la corruzione nel contesto del finanziamento dei partiti e delle campagne elettorali. Le elezioni svolte nel 2024 hanno evidenziato problemi di integrità e relativi alle ingerenze straniere che richiedono – precisa il GRECO – interventi per “salvaguardare i processi democratici attraverso quadri anticorruzione efficaci”.

Nel rapporto sono passati in rassegna i risultati del monitoraggio sui diversi Paesi, anche con l’obiettivo di individuare i progressi fatti negli ultimi anni, per poi approfondire gli strumenti e le best practices per la prevenzione della corruzione a livello locale, con particolare attenzione all’introduzione dei codici di condotta per i membri dei parlamenti nazionali, al fine di disegnare una road-map per i prossimi interventi. Dall’analisi svolta è valutata con favore anche l’apertura di consultazioni pubbliche in vista dell’adozione di leggi interne e gli interventi per regolare le attività delle lobbies.

 

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