Trasformazione digitale nella giustizia: pubblicata la Strategia 2024-2028

Migliorare l’accesso alla giustizia e rendere il sistema giudiziario più efficace ed efficiente. Sono gli obiettivi della “Strategia in materia di giustizia elettronica per il periodo 2024-2028” che fissa un piano di azione per fare in modo che gli Stati mettano in atto le misure già adottate e da adottare nei prossimi 5 anni a livello Ue. La strategia è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, serie C, del 16 gennaio 2025 (Strategia giustizia elettronica). Dopo il Covid, l’utilizzo dei mezzi tecnologici è aumentato, ma non sempre con la stessa velocità di marcia e con gli stessi standard di tutela dei diritti. Così, la nuova Strategia, che fa i conti con l’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale, mette in primo piano il rispetto dei diritti fondamentali e l’indipendenza del settore giudiziario e dello Stato di diritto “che rappresenta, ai sensi dell’articolo 2 del trattato sull’Unione europea, uno dei valori centrali su cui si fonda l’Unione europea e che sono comuni agli Stati membri”. Le nuove tecnologie portano sicuri vantaggi perché possono favorire l’accesso alla giustizia: l’ulteriore digitalizzazione dei sistemi giudiziari degli Stati membri, nonché l’uso dell’IA nei sistemi giudiziari, – si legge nel documento – “presentano un enorme potenziale per continuare a facilitare e migliorare l’accesso alla giustizia per tutti in tutta l’Unione europea”, anche attraverso il ricorso all’intelligenza artificiale per finalità a basso rischio. D’altra parte, la strada seguita dall’Unione europea è quella di assicurare un approccio «digitale per default» che porta a una semplificazione delle procedure, a una riduzione degli adempimenti burocratici e a un miglioramento dell’efficienza dei procedimenti giudiziari. Inoltre, si punta all’interoperabilità tra i sistemi giudiziari su larga scala, “abbattendo in tal modo le barriere tra i diversi sistemi giuridici nazionali” ed evitando “effetti di lock-in (dipendenza) che possono essere affrontati adottando un approccio coordinato tra gli Stati membri”. Nella prestazione dei servizi giudiziari è considerata essenziale l’applicazione del principio «una tantum» “in modo da evitare procedure ridondanti e oneri inutili per i cittadini e cercare di riutilizzare, ove possibile, le informazioni ancora valide inserite nel sistema”. Tale principio, si precisa, dovrà essere applicato “nel rispetto del diritto alla riservatezza dei dati e del diritto all’oblio”.

Partendo dal quadro già disegnato con il regolamento n. 2022/850 relativo a un sistema informatizzato per lo scambio elettronico transfrontaliero di dati nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale (sistema e-CODEX), che modifica il regolamento n. 2018/1726, l’Unione europea ha fissato il piano di azione incentrato su diverse aree di lavoro come il miglioramento del sistema e-CODEX e del sistema informatico decentrato, compresi l’interoperabilità e i profili e le funzionalità di sicurezza, del portale della giustizia elettronica con i servizi di informazione e interconnessioni con fonti esterne e dei punti di accesso elettronico, della protezione dei dati e dell’intelligenza artificiale.

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *