Armenia – Azerbaijan: nuove richieste alla Corte internazionale di giustizia

Due richieste da parte di due Stati alla Corte internazionale di giustizia alla quale, in attesa della soluzione del merito delle controversie, è stato chiesto di adottare misure provvisorie nelle controversie Armenia c. Azerbaijan Azerbaijan c. Armenia. E’ stata l’Armenia, il 29 dicembre 2022, a presentare per prima una nuova istanza alla Corte dell’Aja con la quale le autorità di Erevan hanno chiesto alla Corte di stabilire misure per arginare gli interventi dell’Azerbaijan che hanno causato l’isolamento degli armeni nel Nagorno-Karabakh (Armenia). Poi è arrivato l‘Azerbaijan che il 5 gennaio 2023 ha presentato una nuova richiesta di misure provvisorie alla Corte internazionale di giustizia nell’ambito della controversia Azerbaijan c. Armenia relativa all’applicazione della Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, adottata il 21 dicembre 1965 (Azerbaijan). Anche in questo caso, si tratta del secondo ricorso che ha ad oggetto le misure provvisorie, presentato perché il Governo azero ritiene che l’Armenia non abbia eseguito quanto stabilito dalla Corte internazionale di giustizia con l’ordinanza del  7 dicembre 2021. L’Azerbaijan sostiene di avere raccolto nuove prove sulla disseminazione di mine sul territorio e su altri ostacoli finalizzati a impedire il rientro degli sfollati nelle proprie abitazioni. Di qui l’istanza di misure che permettano il rientro nelle proprie case, in particolare nella zona di Lachin e che portino a una cessazione di posizionamento di nuove mine. 

Come detto, la Corte internazionale di giustizia ha già adottato due ordinanze il 7 dicembre 2020 nel caso Azerbaijan c. Armenia (ordinanza n. 2) e Armenia c. Azerbaijan (ordinanza n. 1). E’ stata l’Armenia a ricorrere per prima alla Corte internazionale di giustizia, e poco dopo, l’Azerbaijan ha presentato una domanda riconvenzionale.

Le ordinanze sulle misure provvisorie sono vincolanti in base all’articolo 41 dello Statuto della Corte internazionale di giustizia come interpretato dalla stessa Corte dell’Aja.

E’ da segnalare che la Corte europea dei diritti dell’uomo, il 21 dicembre 2022, si è pronunciata sulle misure cautelari nel procedimento interstatale Armenia contro Azerbaijan (n.4, ricorso n. 15389/22) stabilendo che il blocco del corridoio di Lachin, che impedisce agli abitanti del Nagorno-Kararabakh di accedere a servizi essenziali come le cure mediche, deve essere rimosso per consentire ai residenti armeni di avvalersi dei servizi sanitari e per impedire l’aggravamento della grave crisi umanitaria

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