Aumentano le denunce dei cittadini Ue a Bruxelles. L’Italia mantiene il primato negativo per le procedure d’infrazione

E’ l’Italia il Paese a detenere il primato negativo relativo al numero più alto di procedure d’infrazione. E’ quanto risulta dalla 31esima relazione annula sull’applicazione del controllo del diritto Ue diffusa dalla Commissione europea il 1° ottobre (Com (2014)612). In via generale la situazione migliora se si tiene conto che le procedure d’infrazione avviate nel 2009 ammontavano a 2.900 e che, invece, nel 2013 sono scese a 1.300. Ma l’Italia fa peggio di tutti, seguita da Spagna e Grecia. I Paesi più virtuosi Malta, Estonia e Lettonia. Nel 2013 l’Italia ha collezionato 108 infrazioni aperte, seguita da Spagna a quota 90 e Grecia a 79. L’Italia svetta per il recepimento non corretto e per l’applicazione inadeguata più che per il ritardo nel recepimento dove, in ogni caso, mantiene il primato negativo con Cipro e Slovenia. In crescita le denunce di cittadini, imprese e parti interessate. Un dato che la Commissione guarda con favore in quanto segno della maggiore consapevolezza dei cittadini sulla rilevanza e gli effetti positivi del diritto dell’Unione Nel complesso hanno raggiunto quota 3.505 con particolare riguardo ai settori della giustizia (590), ambiente (520), mercato interno e servizi (494).

In via generale sono aumentati i nuovi casi di trasposizione tardiva (478) a fronte dei 447 del 2012. Nel 2013, Bruxelles ha lanciato 1.023 indagini a fronte delle 791 del 2012, mentre nel 2013 la Commissione ha avviato 761 nuove procedure d’infrazione. L’Italia ha ricevuto il numero più alto di lettere di messa in mora (58) seguita dalla Francia (44) e dalla Spagna (41). La Commissione constata, però, che gli Stati procedono, dopo l’invio delle lettere di messa in mora, all’adeguamento alla normativa Ue, tant’è che 731 procedure d’infrazione sono state chiuse prima della sentenza. In totale, nel 2013 le sentenze derivanti dal procedimento di inadempimento sono state 52 (l’Italia è stata destinataria di 4 sentenze). Bruxelles segnala gli effetti positivi raggiunti con il Programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (REFIT).

 

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *