Carta dei diritti fondamentali sempre più utilizzata dalla Corte Ue e dai giudici nazionali

Grazie alla Carta dei diritti fondamentali, vincolante da ormai due anni con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l’Unione europea ha rafforzato il ruolo dei diritti umani nelle politiche Ue. Lo scrive la Commissione europea nella seconda relazione annuale relativa all’applicazione della Carta di Nizza nel 2011 presentata il 16 aprile 2012 (COM(2012)169, rapporto Carta). Un esempio per tutti: nella normativa in materia di utilizzo dei body scanner negli aeroporti l’Unione europea e, in particolare la Commissione, hanno posto in primo piano la protezione dei dati personali e il rispetto della vita privata. La Carta è poi sempre più utilizzata dai giudici Ue e da quelli interni: è aumentato del 50% il richiamo alla Carta nella prassi della Corte di giustizia soprattutto nei casi relativi all’immigrazione e all’asilo. Aumenta anche la percentuale di conoscenza da parte dei cittadini (circa il 65% della popolazione Ue ne è consapevole). Da ricordare, però, – precisa Bruxelles – che la Carta si applica agli Stati membri unicamente nell’attuazione del diritto Ue.

Si veda per la relazione dell’anno precedente il post dell’11 aprile 2011.

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