Corruzione nello sport: pubblicato il primo rapporto globale

Un fenomeno criminale che è ormai diffuso da tempo, ma che ha raggiunto livelli altissimi e che offusca lo spirito sportivo. E’ quanto risulta dal primo rapporto mondiale sulla corruzione nello sport pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alla droga e al crimine (UNODC) (sport), che fa il punto sulla crescita della corruzione in quest’ambito dovuta anche all’enorme quantità di denaro che caratterizza questo settore. E proprio l’incremento nell’afflusso di denaro ha portato le organizzazioni criminali a sfruttare le competizioni sportive e a infiltrarsi in diverse attività connesse allo sport, con un boom di profitti illeciti. Aumentano le manipolazioni nelle competizioni sportive e le scommesse sportive illegali, con una stima di 1,7 trilioni di dollari scommessi nei mercati illeciti. Un business enorme per le organizzazioni criminali che deve essere affrontato attraverso una cooperazione tra gli Stati. Nel rapporto presentato dall’UNODC sono raccolte le buone pratiche che dovrebbero essere seguite per affrontare e sconfiggere questa piaga che snatura l’essenza stessa dell’attività e delle competizioni sportive. Tre le aree cruciali da considerare: il rafforzamento del quadro giuridico, politico e istituzionale per contrastare la corruzione e la criminalità nello sport; il miglioramento del quadro della cooperazione anche nell’ambito dello scambio di informazioni; la comunicazione delle buone prassi. 

Sul piano regionale va ricordata la Convenzione sulla lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive, approvata dal Consiglio d’Europa il 18 settembre 2014, in vigore dal 1° settembre 2019. L’Italia ha ratificato e dato esecuzione alla Convenzione con la legge n. 39 del 3 maggio 2019 (manipolazioni sportive).

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