Diritti dei consumatori: la Commissione pubblica gli orientamenti per assicurare l’applicazione corretta del diritto Ue

Il quadro normativo fornito dall’Unione europea per aumentare il livello di tutela dei consumatori c’è, ma le regole non sempre sono applicate correttamente. Con il rischio, così, di mancare l’obiettivo fissato che è necessario anche per il corretto funzionamento del mercato interno e per l’armonizzazione del diritto degli Stati membri. Per agevolare l’applicazione della direttiva, la Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 29 dicembre 2021, serie C 52, gli “Orientamenti sull’interpretazione e sull’applicazione della direttiva 2011/83/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio sui diritti dei consumatori” (orientamento consumatori). La Commissione punta ad assicurare una maggiore consapevolezza sui diritti tra tutte le parti interessate come i consumatori, le imprese, gli organi giurisdizionali nazionali e gli operatori del diritto in tutto lo spazio Ue. In aggiunta, il testo tiene conto delle modifiche introdotte dalla direttiva 2019/2161, adottata per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori, che entreranno in vigore il 28 maggio 2022.

Gli Orientamenti non riguardano l’attuazione nei singoli Stati membri, ma la corretta interpretazione delle norme Ue, con particolare attenzione alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea. Precisato l’ambito di applicazione delle regole Ue, la Commissione è passata a chiarire le nozioni centrali come quella di “professionista” e di “consumatore”, nonché i casi in cui la direttiva non si applica e le particolari situazioni dei contratti negoziati fuori dei locali commerciali. Spazio poi alle regole per assicurare l’informazione dei consumatori e delineare gli obblighi  dei professionisti, inclusi quelli aggiuntivi per i mercati online, nonché alle norme relative al diritto di recesso. La parte finale è dedicata all’articolo 24 della direttiva 2011/83 sulle sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive.

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