Extraordinary renditions: grazia per altri due agenti della Cia condannati nel caso Abu Omar

Le gravissime violazioni dei diritti umani ci sono state e sono state dimostrate con sentenze interne, così come sono emerse dai rapporti di diverse organizzazioni internazionali, inclusa l’Unione europea (http://www.marinacastellaneta.it/blog/extraordinary-renditions-e-abusi-del-segreto-di-stato-per-occultare-la-verita-uno-studio-dal-parlamento-europeo.html). Gli autori della extraordinary rendition di Abu Omar hanno rifiutato di partecipare al processo e sono rimasti in contumacia, non hanno fatto un solo giorno di carcere malgrado la condanna per sequestro di persona, ma l’Italia adesso, per mano del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in continuità con le scelte dell’ex Presidente Giorgio Napolitano, grazia, con provvedimento del 23 dicembre, altri due condannati per il rapimento di Abu Omar (Comunicato-1). Tra le motivazioni, la circostanza che gli Stati Uniti, sin dalla prima elezione del Presidente Obama, hanno interrotto la pratica delle extraordinary renditions, non compatibile con i principi fondamentali di uno Stato di diritto. Per quanto riguarda la Medero, “è stata in particolare valutata l’entità della pena a lei inflitta, minore rispetto a quella degli altri condannati per il medesimo reato che hanno presentato domanda di grazia”. Relativamente a Seldon Lady, ex numero due della Cia, il Capo dello Stato ha ritenuto “di riequilibrare il trattamento sanzionatorio a lui inflitto rispetto a quello degli altri condannati per il medesimo reato”. In passato, per mano del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, era arrivata la grazia per uno dei responsabili, Joseph Romano. Una misura criticata, in una risoluzione del 10 ottobre 2013, dal Parlamento europeo che aveva chiesto alle autorità italiane di proseguire negli “sforzi tesi a ottenere giustizia per le violazioni dei diritti umani commesse dalla CIA sul territorio italiano, insistendo sull’estradizione di Robert Seldon Lady e richiedendo quella degli altri 22 cittadini statunitensi condannati in Italia”. Di segno opposto la scelta italiana. Così, adesso, non resta adesso che attendere la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nel ricorso n. 44883/09 relativa al caso Abu Omar (Nasr e Ghali contro Italia: qui il video dell’udienza del 23 giugno 2015 http://www.echr.coe.int/Pages/home.aspx?p=hearings&w=4488309_23062015&language=en&c=&py=2015). Qui una sintesi dei casi di cui si è occupata Strasburgo (FS_Secret_detention_ENG)

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/grazia-per-uno-dei-responsabili-della-extraordinary-rendition-di-abu-omar.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/leuroparlamento-denuncia-il-silenzio-di-stati-consiglio-e-commissione-ue-sulle-operazioni-di-extraordinary-rendition.html

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