Hate crimes: in Europa necessarie misure più efficaci per tutelare le vittime

L’Agenzia europea dei diritti fondamentali dell’Unione europea ha presentato un parere sulla decisione quadro 2008/913/Gai del 28 novembre 2008 sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale che il Consiglio si accinge a modificare. Il parere  n. 02/2013 del 15 ottobre 2013 (fra-opinion-2-2013-framework-decision-racism-xenophobia_en) si sofferma sulla diffusione dei crimini contro gli ebrei, evidenziando la diffusione dell’antisemitismo in Europa. E’ indispensabile – precisa l’Agenzia – garantire un’adeguata protezione delle vittime che, a causa degli hate crimes, subiscono gravi conseguenze, al pari delle proprie famiglie. Va ricordato che la decisione quadro prevede che gli Stati membri  puniscano penalmente «l’apologia, la negazione o la minimizzazione grossolana dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra» (art. 1), ma sono necessarie misure ancora più gravi anche per combattere la diffusione dei crimini d’odio via internet. La proposta di modifica dovrebbe essere presentata entro novembre,ma va detto che molti Stati, inclusa l’Italia, non hanno ancora recepito la 2008/913 in tutte le sue parti.

Si veda anche il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/diritti-delle-vittime-di-reato-senza-confini-grazie-alla-nuova-direttiva-ue.html

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