La Commissione Ue presenta la proposta di direttiva sul salario minimo adeguato

Un salario minimo adeguato in tutta l’Unione europea non ha solo un impatto sociale positivo sui lavoratori, ma è anche essenziale per garantire una concorrenza leale tra i datori di lavoro. Lo scrive la Commissione europea nella proposta di direttiva sui salari minimi adeguati (COM(2020)682, proposta), presentata il 28 ottobre, che punta a limitare le diseguaglianze salariali e ad assicurare una vita dignitosa ai lavoratori che – osserva Bruxelles – è essenziale per la ripresa economica sostenibile e inclusiva. Il testo, che ha il fondamento giuridico nell’art. 153 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, tiene conto delle tradizioni nazionali e della libertà delle parti sociali e cerca, però, di fornire un quadro unitario per orientare gli Stati membri nella determinazione dei salari minimi. Il 10% dei lavoratori nell’Unione europea vive in condizioni di povertà e la proposta punta proprio a combattere questa situazione tenendo conto che, mentre gli altri salari sono aumentati, quelli minimi sono rimasti, dove presenti, fermi. La proposta è in linea con quanto fissato dal principio 6 del pilastro europeo dei diritti sociali adottato nel 2017.

Il quadro attuale nell’Unione europea vede 21 Paesi con un sistema in materia di salari minimi, e 6 Stati in cui la protezione del salario minimo è assicurata solo attraverso i contratti collettivi (si tratta di Danimarca, Italia, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia). La Commissione auspica la promozione di interventi legislativi nazionali o azioni avviate attraverso la contrattazione collettiva per diffondere i salari minimi in tutti gli Stati membri, ma lascia piena libertà alle autorità nazionali poiché gli Stati non sono tenuti a introdurre per via legale il salario minimo. Di conseguenza, solo gli Stati che scelgono questo strumento sono poi tenuti a seguire le indicazioni della direttiva per arrivare all’adeguatezza di detti salari minimi.

Qui il documento di lavoro sulla valutazione di impatto 2_EN_impact_assessment_part1_v4

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