La Russia blocca la risoluzione per le indagini sull’utilizzo delle armi chimiche in Siria

Stop all’estensione del mandato del Joint Investigative Mechanism istituito con la risoluzione n. 2235 del Consiglio di sicurezza adottata all’unanimità il 7 agosto 2015 e frutto di un’intesa tra Nazioni Unite e Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. La Russia, con il veto opposto il 24 ottobre, ha così bloccato l’attività dell’organismo che, in questa fase, sarebbe stato centrale per identificare gli autori degli attacchi chimici in Siria e per rafforzare la cooperazione tra gli Stati. Hanno votato a favore della risoluzione 11 Stati, si sono astenuti Cina e Kazakhstan e hanno votato no la Russia, ponendo il veto, e la Bolivia (Security Council), bloccando così l’attività degli ispettori. Gli Stati Uniti, con Regno Unito e Francia, erano stati tra i promotori della nuova risoluzione che avrebbe contribuito a individuare gli autori responsabili degli attacchi chimici come quello a Khan Sheikhoun che ha causato 90 morti e nella provincia di Idlib. Intanto per giovedì è atteso il rapporto della Commissione di inchiesta sulla Siria chiamata ad indagare sui crimini di guerra commessi nel martoriato Paese.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/meccanismo-dinchiesta-per-luso-di-armi-chimiche-in-siria.html

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