Il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO) ha pubblicato il tradizionale rapporto annuale sulla corruzione nei Paesi del Consiglio d’Europa (GRECO rapporto annuale). L’allarme principale è sui limiti all’accesso alle informazioni fissati da molti Stati che impediscono il controllo dei cittadini, alla base di ogni democrazia. Nel rapporto relativo all’attività nel 2022 i riflettori sono stati accesi sull’eccessiva discrezionalità esercitata dagli Stati nel consentire l’accesso alle informazioni e nello stabilire i documenti che sono di pubblico dominio, senza che venga rispettato il principio di proporzionalità e di necessità. La regola – scrive il GRECO – è quella della trasparenza e dell’accesso alle informazioni e, quindi, eventuali restrizioni devono essere considerate eccezioni da applicare in modo limitato. Lacune anche nell’accesso all’informazione nei processi legislativi e nel sistema di appalti pubblici, con le autorità nazionali che spesso forniscono notizie incomplete, a discapito della trasparenza e della lotta alla corruzione.
Il GRECO ha chiesto agli Stati l’applicazione della raccomandazione del Comitato dei Ministri sull’accesso ai documenti ufficiali e della Convenzione del Consiglio d’Europa sull’accesso ai documenti ufficiali. Il rapporto annuale contiene anche un approfondimento sulle attività lobbistiche e sulle situazioni in cui si determina un conflitto di interesse, nonché sulle buone pratiche emerse in alcuni Stati durante la fase di monitoraggio nel 2022.
Giuseppe
ottobre 14, 2023L’accesso alle informazioni pubbliche non deve soffrire limitazioni di sorta in funzione dhi anticorruzione.