Risarcimento del danno per comportamenti antitrust: scattano le nuove regole

Dal 3 febbraio in vigore il nuovo regime sul risarcimento del danno per violazioni delle regole antitrust. Con il decreto legislativo 19 gennaio 2017, n. 3 è stata recepita la direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 novembre 2014, relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell’Unione europea (concorrenza). Obiettivo non solo l’eliminazione degli ostacoli al corretto funzionamento del mercato interno, ma anche l’armonizzazione delle legislazioni nazionali in vista del riequilibrio del mercato. Tra le novità, gli effetti delle decisioni definitive adottate dalle autorità nazionali garanti della concorrenza che costituiranno una prova “prima facie” nei procedimenti giurisdizionali. Questo principio ha affermazione nell’articolo 7 del Dlgs n. 3 laddove è stabilito che si ritiene definitivamente accertata nei confronti dell’autore la violazione del diritto della concorrenza constatata da una decisione dell’autorità garante della concorrenza, ferma restando la possibilità di rinvio pregiudiziale ai sensi dell’articolo 267 TFUE. Sulla prescrizione, l’articolo 8 fissa il termine in cinque anni che inizia a decorrere non prima “che la violazione del diritto della concorrenza sia cessata e prima che l’attore sia a conoscenza o si possa ragionevolmente presumere che sia a conoscenza…” degli elementi indicati nella norma in esame. Il capo V è interamente dedicato alla quantificazione del danno, con una presunzione, in linea con la direttiva, nel caso di cartelli. Spazio, in ultimo, alla soluzione extragiudiziale delle controversie.

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