Rogo della Thyssen: comunicato il ricorso contro Italia e Germania – Fire at Thyssen’ Turin steel plant: case communicated to Italy and Germany:

La Corte europea dei diritti dell’uomo attende le osservazioni dell’Italia sul ricorso presentato dai parenti delle vittime e da un sopravvissuto del rogo del 6 dicembre 2007 all’interno della fabbrica della Thyssenkrupp a Torino (ricorso n. 20004/18, ALOSA ET AUTRES c. ITALIE ET ALLEMAGNE). L’azione è rivolta contro l’Italia e contro la Germania accusate di aver violato l’articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che assicura il diritto alla vita, anche in considerazione della circostanza che, malgrado una sentenza di condanna dei tribunali italiani, due alti manager tedeschi non sono stati consegnati da Berlino alle autorità italiane e continuano, così, a vivere senza scontare la pena. I ricorrenti sono 26 e l’azione è stata depositata il 12 aprile 2018. Il 3 novembre il ricorso è stato trasmesso all’Italia e alla Germania.

I Governi italiani e tedeschi devono ora presentare le proprie osservazioni sulla violazione del diritto alla vita, sotto il profilo procedurale, e sulla mancata esecuzione di una sentenza definitiva. Inoltre, la Germania dovrà precisare la sua posizione sulla violazione dell’obbligo di cooperare in modo effettivo con gli altri Stati interessati. La Corte chiede all’Italia di chiarire se le autorità nazionali hanno adottato tutte le misure necessarie, soprattutto di carattere diplomatico e politico, per trovare una soluzione alla mancata consegna dei due manager della Thyssen condannati in Italia. Poi la parola passerà alla Corte che dovrà pronunciarsi sulla ricevibilità dei ricorsi. In ogni caso, per i ricorrenti, la comunicazione ai Governi si può considerare come un risultato positivo perché la comunicazione implica che i ricorsi non sono stati valutati manifestamente infondati.

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *