Sì all’estradizione malgrado il rischio dell’ergastolo

La Corte europea dei diritti dell’uomo dà il via libera all’estradizione dal Regno Unito agli Stati Uniti di due individui accusati di omicidio. Con sentenza del 17 gennaio 2012 (Harkins e Edwards contro Regno Unito, ricorsi nn. 9146/07 e 32650/07, http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?item=16&portal=hbkm&action=html&highlight=&sessionid=85067529&skin=hudoc-en), Strasburgo, ripercorrendo la propria giurisprudenza nel caso Soering e Chahal, nonché la prassi del Comitato per i diritti dell’uomo ha ritenuto che i due ricorrenti potessero essere estradati. Assente il rischio di pena di morte anche per le assicurazioni fornite dalle autorità diplomatiche. Di qui il sì all’estradizione tanto più che – osserva la Corte – salvo nei casi di pena capitale, accade di rado che vi sia una violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea che vieta i trattamenti disumani e degradanti se l’estradando è consegnato a uno Stato che ha una lunga storia di rispetto per la democrazia, i diritti umani e la rule of law.

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