Statistiche giudiziarie della Corte Ue: record di rinvii pregiudiziali e stretta sui tempi

Boom di produttività della Corte di giustizia dell’Unione europea. Con un dialogo con i giudici nazionali sempre più intenso. E’ quanto risulta dal documento sulle statistiche giudiziarie diffuso da Lussemburgo il 17 febbraio (statistiche giudiziarie). Nel complesso, nel 2016, sono state definite ben 1.628 cause: 704 quelle di competenza della Corte di giustizia con un +14% rispetto al 2015 (erano 692 quelle chiuse nell’anno precedente) e 974 (+17%) le cause definite dinanzi al Tribunale.

Per quanto riguarda la Corte di giustizia, il numero più elevato di procedimenti ha visto al centro rinvii pregiudiziali (470). Un record – scrive Lussemburgo – segno della “fiducia riposta dai giudici nazionali in questa forma di cooperazione giudiziaria ai fini dell’interpretazione e dell’applicazione uniformi” del diritto dell’Unione. Elemento sicuramente positivo, poi, la diminuzione dei tempi dei procedimenti che si assesta a 15 mesi, la durata più breve da oltre trent’anni. Dati positivi anche dal Tribunale che vede un aumento del numero delle cause promosse con un +17% che significa 976 cause promosse nel 2016 a fronte delle 831 nel 2015, aumento dovuto anche alle nuove competenze derivanti dalla cessazione dell’attività del Tribunale per la funzione pubblica. Incremento per le cause pendenti che arrivano a 1.486 nel 2016 (erano 1.267 nel 2015). Il Tribunale ha il migliore risultato per cause definite tra gli organi giurisdizionali di Lussemburgo e segna una diminuzione anche per la durata dei procedimenti con una media di 18,7 mesi ossia un calo di 1,9 mesi rispetto al 2015. Sul fronte dei contenuti, in primo piano le cause sulla proprietà intellettuale (+11%), sugli aiuti di Stato (76 cause) e il nuovo contenzioso sulle regole di vigilanza prudenziale nei confronti degli enti creditizi.

Tra le novità del 2016 anche la cessazione dell’attività del Tribunale della funzione pubblica, organo sciolto il 1° settembre 2016 con il trasferimento di competenze al Tribunale Ue.

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