Traduzioni nei procedimenti penali nel rispetto dell’equo processo

Norme minime comuni per rafforzare la fiducia reciproca tra Stati membri nella cooperazione giudiziaria penale. Con quest’obiettivo, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato la direttiva 2010/64/Ue del 20 ottobre 2010 sul diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali (pubblicata sulla GUUE L 280, 26 ottobre 2010 (Ue) che punta a facilitare l’applicazione del diritto alla traduzione per coloro che non comprendono la lingua nella quale si svolge il processo, anche nei procedimenti di esecuzione di un mandato di arresto europeo. La direttiva, inoltre, impone agli Stati di prevedere, entro il 27 ottobre 2013, termine ultimo per il recepimento, che anche i documenti fondamentali, come quelli che riguardano le decisioni che privano una persona della propria libertà, nonché gli atti contenenti i capi d’imputazione e le sentenze, siano tradotti in un tempo ragionevole.

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