Unione europea e diritti delle persone disabili nell’analisi del Relatore speciale ONU

Un quadro con molte luci quello che risulta dall’esame sull’attuazione dei diritti delle persone disabili nel contesto Ue. Il Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, Gerard Quinn, il 28 dicembre 2022 ha depositato il documento nel quale ha analizzato l’attività dell’Unione europea nella protezione dei diritti delle persone con disabilità, che sarà discusso nella 52esima sessione del Consiglio per i diritti umani che si terrà dal 27 febbraio al 4 aprile 2023 a Ginevra (A/HRC/52/32, disabilità). Il rapporto contiene i risultati della visita condotta presso le istituzioni Ue a marzo 2022. Da un lato, il Relatore speciale evidenzia che le istituzioni Ue sono fortemente impegnate nell’attuazione della Convenzione Onu del 13 dicembre 2006 (il primo trattato universale in tema di diritti umani ratificato dall’Unione), come è emerso anche dall’adozione della strategia sulle persone disabili 2021-2030 e dall’inserimento delle questioni legate alla disabilità in ogni azione dell’Unione europea (dalle questioni interne relative al personale agli atti vincolanti rivolti agli Stati), dall’altro lato l’Unione dovrebbe indirizzare fondi per permettere alle persone con disabilità di vivere nella società in modo indipendente, favorendo anche le innovazione nella costruzione degli edifici. Il Relatore speciale ha tenuto a sottolineare l’importante ruolo dell’Unione europea anche nel contesto della cooperazione internazionale prevista dall’articolo 32 della Convenzione, l’apporto dell’Unione in situazioni di emergenza e l’attività dell’Unione sul piano esterno.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/divulgato-uno-studio-sullapplicazione-della-convenzione-sui-diritti-dei-disabili-da-parte-dellunione-europea.html

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