Adottato l’accordo globale sulle pandemie

Adottato, il 19 maggio, dall’Organizzazione mondiale della sanità, il primo Accordo mondiale sulle pandemie che, dopo il Covid-19, si propone di migliorare gli strumenti di prevenzione e di assicurare una risposta comune alle future pandemie (WHO). L’iter era stato avviato nel 2021 nel corso dell’Assemblea mondiale della Sanità. Nel 2023 era stato raggiunto un accordo su un testo che è stato modificato nel corso dei negoziati fino ad arrivare all’adozione dell’accordo il 19 maggio 2025 nel corso della 78esima Assemblea mondiale della sanità. L’Italia, con Iran, Russia, Israele, Slovacchia e Polonia, durante il voto in Assemblea, si è astenuta (124 i voti a favore, 11 le astensioni).

Tra gli obiettivi fissati nell’accordo, che ha seguito l’approccio “One Health”, anche quello di assicurare l’accesso ai vaccini, ai farmaci e agli strumenti diagnostici. Gli Stati sono chiamati a rafforzare i sistemi nazionali e regionali finalizzati ad autorizzare prodotti utili per fronteggiare le pandemie e a migliorare i meccanismi di allerta. Spazio alla ricerca con scambi tra i diversi Stati nel contesto di programmi internazionali di ricerca al fine di favorire la circolazione dei dati. Agli Stati è poi richiesta l’adozione di misure per aumentare la disponibilità di licenze per le tecnologie sanitarie legate alla pandemia, su una base geografica non esclusiva, anche a beneficio dei Paesi in via di sviluppo. Prevista, nel segno di un quadro internazionale rafforzato, l’istituzione della Global Supply Chain and Logistics Network, coordinata dalla stessa Organizzazione mondiale per la sanità, per favorire un accesso equo e tempestivo ai prodotti sanitari legati alla pandemia. Istituita una Conferenza degli Stati parte per monitorare l’attuazione della Convenzione e per discutere di possibili modifiche. Per l’entrata in vigore è richiesta la ratifica di 60 Stati.

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