L’impatto della CEDU sull’ordinamento italiano: se ne discute a Siena

“Uno strumento vivente: l’impatto della CEDU sull’ordinamento italiano a 75 anni dalla sua adozione”: è il titolo del convegno che si terrà presso l’Università degli Studi Siena il 14 novembre. Organizzato dai gruppi di interesse della Società italiana di diritto internazionale e di diritto dell’Unione europea (SIDI) su “Diritto interno e diritto internazionale” (DIEDI) e “Diritto internazionale ed europeo dei diritti umani” (DIEDU), il convegno inizierà alle 9.00 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena, via P.A. Mattioli 10. Dopo i saluti di Angela Di Stasi, Segretario Generale SIDI, di Riccardo Pavoni, Gruppo di interesse DIEDI, di Sara De Vido, Gruppo di interesse DIEDU e l’introduzione del convegno affidata a Maria Luisa Padelletti (Università di Siena), si parte con la relazione introduttiva su “Il rapporto tra CEDU e ordinamento italiano: molte luci e qualche ombra”, tenuta da Giuseppe Cataldi (Università di Napoli L’Orientale). Poi la prima sessione, “Questioni generali e di metodo”, introdotta e presieduta dal giudice della Corte europea dei diritti umani Gilberto Felici. La prima relazione su “Il dialogo tra la Corte europea e le corti italiane ed il possibile ruolo della procedura consultiva prevista dal Protocollo n. 16″ è affidata a Guido Raimondi (LUISS Guido Carli); poi Ilaria Anrò (Università di Milano La Statale) su “CEDU, diritto dell’UE e tutela dei diritti fondamentali nell’ordinamento italiano”; segue Andrea Saccucci (Università della Campania Luigi Vanvitelli), con una relazione su “Violazioni strutturali ‘legislative’ della CEDU e obblighi di ‘conformazione’ tra diritto convenzionale, diritto internazionale generale e diritto interno” e poi Diego Mauri (Università di Palermo), su “Adattamenti imperfetti: violazioni della CEDU e riapertura di giudizi interni”. La seconda sessione inizia alle 14.30 e sarà dedicata alle questioni sostanziali di rilievo. Introduce e presiede il giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo Raffaele Sabato. La prima relazione “Diritto e procedura penale” è di Laura Tomasi, assistente di studio presso la Corte costituzionale; segue Micaela Frulli (Università di Firenze) su “Violenza domestica e stereotipi di genere”; Francesca De Vittor (Università Cattolica del Sacro Cuore), su “Diritti dei migranti” e Marina Castellaneta (Università di Bari Aldo Moro) su “Tutela dell’ambiente e del sistema climatico”. Le conclusioni generali sono affidate a Pasquale De Sena, Università di Palermo.

Qui la locandina Locandina-CEDU@75

 

 

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