Contraria all’ordine pubblico la delibazione della sentenza ecclesiastica se i coniugi hanno convissuto per almeno tre anni

No alla delibazione della sentenza ecclesiastica che sancisce la nullità del matrimonio malgrado la lunga convivenza e la nascita di una figlia. La Corte di cassazione, sesta sezione civile-1, con sentenza n. 20524 depositata il 29 agosto, ha accolto il ricorso di una donna che aveva impugnato la decisione della Corte di appello di Campobasso con la quale i giudici avevano dato il via libera alla delibazione della sentenza ecclesiastica che sanciva la nullità del matrimonio concordatario (20524). Per la Cassazione, che ha applicato la sentenza delle Sezioni Unite n. 16379 del 2014, la convivenza è un elemento essenziale del matrimonio – rapporto “ove protrattasi per almeno tre anni dalla celebrazione del matrimonio concordatario”. In questi casi, infatti, la convivenza “integra una situazione giuridica di ordine pubblico italiano, la cui inderogabile tutela trova fondamento nei principi di sovranità e di laicità dello Stato”. Pertanto, per la Suprema Corte, la sentenza ecclesiastica non poteva essere delibata. Di qui l’annullamento della decisione della Corte di appello.

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *