La Cassazione francese dà il via libera all’adozione a coppie dello stesso sesso che ricorrono all’estero alla procreazione assistita

La Corte di cassazione francese, nel parere n. 15010 reso il 22 settembre (Cour de cassation), dice sì alla possibilità di adozione da parte del partner di una coppia dello stesso sesso che ha fatto ricorso alla procreazione assistita all’estero. Nessuna frode alla legge per i giudici della Cassazione, con un via libera all’adozione in tutti i casi in cui vi sia un interesse superiore del minore. Era stato il Tribunale di Avignone a rivolgersi alla Suprema Corte a causa del contrastante quadro normativo. Da un lato, infatti, con la legge 17 maggio 2013 è stata consentita, in Francia, l’adozione a coppie dello stesso sesso ma, dall’altro lato, è rimasta in vigore la legge sulla procreazione assistita che ammette il ricorso a queste tecniche solo per le coppie eterosessuali. E’, quindi, ammissibile – si chiedeva il Tribunale di Avignone – l’adozione da parte della partner di una donna che ha fatto ricorso all’estero alla procreazione assistita? La Corte di cassazione, anche alla luce della giurisprudenza della CEDU, ha ammesso questa possibilità escludendo la configurazione di un caso di frode alla legge.

Si veda il rapporto del consigliere referendario (R1470007 def2_ ANO) e le conclusioni dell’avvocato generale (Conclu_avocatgénéral).

 

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