Nessun ostacolo all’esecuzione di una sentenza straniera che condanna al pagamento dei debiti attintenti al gioco d’azzardo

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 16511, sezione prima civile,del 27 settembre 2012 (16511_09_12) ha annullato la pronuncia della Corte di appello di Napoli che aveva escluso la delibazione di una pronuncia della Corte suprema delle Bahamas ritenuta contraria all’ordine pubblico. Al centro della questione la corretta applicazione degli articoli 64 e 67 della legge 31 maggio 1995 n. 218.

Alla Cassazione si era rivolta una società con sede alle Bahamas che si era vista opporre un diniego alla delibazione della sentenza con la quale un cittadino italiano era stato condannato a pagare i debiti assunti per giocare in un casinò. La Cassazione non ha condiviso la lettura della nozione di ordine pubblico effettuata dai giudici di appello i quali sostenevano che, poiché il debito era collegato all’esercizio del gioco d’azzardo, considerato contrario ad alcuni valori del nostro ordinamento, la pronuncia non poteva essere eseguita. La Cassazione non ha ritenuto corretta l’interpretazione della nozione di ordine pubblico che deve essere individuata tenendo conto dell’evoluzione nella società e dei principi derivanti dal diritto Ue che, come è noto, non attribuisce alcun disvalore a giochi e scommesse.

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