Volo MH17: la Russia prova a ribaltare la decisione dell’ICAO che ha accertato la responsabilità di Mosca nell’abbattimento dell’aereo civile

La buona notizia è che malgrado le continue e gravi violazioni del diritto internazionale, la Russia si affida per la soluzione delle controversie alla Corte internazionale di giustizia. Il 19 settembre, infatti, Mosca ha deciso di rivolgersi alla Corte (application) perché non condivide la decisione adottata il 12 giugno 2025 dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO), con la quale è stata accertata la responsabilità della Russia nell’abbattimento del volo ed è stata disposta, con decisione del 30 giugno, la riparazione alle vittime (https://www.icao.int/news/icao-council-vote-flight-mh17-case).

Il procedimento era stato avviato da Australia e Paesi Bassi secondo la Convenzione di Chicago sull’aviazione civile internazionale del 1944 in conseguenza dell’abbattimento del volo della Malaysia Airlines con 298 persone a bordo (nessun sopravvissuto), decollato da Amsterdam con destinazione Kuala Lumpur, colpito da un missile terra-aria lanciato, il 17 luglio 2014, dalle forze separatiste filorusse mentre sorvolava le regioni occupate dai russi, come provato in diverse sedi giurisdizionali anche nazionali. 

Così, a seguito di quel verdetto, la Russia, in linea con quanto previsto dall’articolo 84 della Convenzione di Chicago, che si occupa della soluzione delle controversie stabilendo che ogni Stato contraente può appellare a un tribunale arbitrale o alla Corte internazionale di giustizia la decisione del Consiglio ICAO, ha impugnato la decisione del Consiglio dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale dinanzi alla Corte internazionale di giustizia e respinto la responsabilità, accertata dall’ICAO dovuta alla violazione dell’articolo 3 bis della Convenzione di Chicago. La Russia chiede alla Corte internazionale di giustizia di verificare gli errori – a suo dire – di fatto e di diritto commessi dall’ICAO e le violazioni dei principi fondamentali di corretta amministrazione della giustizia. Nel ricorso, Mosca ha anche eccepito che la Convenzione ICAO non si applica ai conflitti armati e che non è stata raggiunta la prova che i missili siano stati lanciati dalla Russia.

La responsabilità della Russia e la condanna di alcuni alti militari russi è stata affermata anche dai tribunali olandesi: tre militari sono stati condannati ma il processo si era svolto in contumacia e naturalmente i condannati non sono mai stati estradati. Anche la Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo, con la sentenza del 9 luglio 2025, nel caso Ucraina e Paesi Bassi contro Russia (CASE OF UKRAINE AND THE NETHERLANDS v. RUSSIA) ha accertato le violazioni della Convenzione ritenendo la Russia direttamente responsabile dell’abbattimento del volo MH17 e, in particolare, della violazione dell’articolo 2 che assicura il diritto alla vita.

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