Obietttivi di sviluppo sostenibile: gravi ritardi per pace e giustizia. Sempre più vittime tra giornalisti, bambini e donne

Per verificare come gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono attuati in vista della scadenza del 2030, l’Onu ha pubblicato il nuovo rapporto sullo stato di attuazione dell’obiettivo 16 dedicato a “Pace, giustizia e istituzioni solide”. Nel rapporto presentato il 23 settembre “Global Progress Report on Sustainable Development Goal 16: Indicators on Peaceful, Just and Inclusive Societies” (2025_SDG16_Report), sono illustrati dati che possono servire a indirizzare gli Stati verso un impegno maggiore in alcuni settori. 

Ancora molto alto il livello di violenza nei confronti dei minori: due bambini su tre, che vuol dire 1,6 miliardi di bambini nel mondo, subiscono punizioni violente all’interno delle mura domestiche e 1 ragazza su 4 è vittima di stupri o di violenza sessuale durante l’infanzia. Drammatica anche la situazione delle donne vittime di violenza: nel 2023 ogni 10 minuti, nel mondo, è stata uccisa una donna da un partner o da un membro della famiglia.

Colpiti su larga scala i giornalisti: ogni 14 ore, nel mondo, un giornalista, un attivista o un sindacalista viene ucciso o scompare. Nel 2024, tra queste categorie, 502 sono state le persone assassinate e 123 i casi di scomparsa, dati che segnano una lieve diminuzione rispetto al 2023, ma che rimangono comunque molto gravi. A questo dato, va aggiunto che molti Stati hanno introdotto restrizioni alla libertà di stampa e alla partecipazione pubblica. Aumenta la corruzione che nella Repubblica del Congo arriva all’80%.

Nel 2023 oltre 2 miliardi persone hanno vissuto in luoghi colpiti da conflitti armati e nel 2024 ogni 12 minuti una persona ha perso la vita in un conflitto, con un +40%  per quanto riguarda il numero delle vittime civili (un numero che cresce da ormai tre anni), con il prezzo più alto pagato da donne e bambini.Dai dati raccolti nell’ambito della tratta degli esseri umani, risulta che il maggior numero di vittime coinvolte è costituito da bambini e soprattutto da bambine sfruttate a fini sessuali. 

Un quadro, quindi, allarmante con un rischio concreto: se gli indicatori relativi all’obiettivo n. 16 non migliorano, il pericolo è che l’intera Agenda 2030 possa essere compromessa nella sua concreta attuazione.

No tags 0 Commenti 0

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *