Concorso per procuratori dello Stato e limiti di età: la parola alla Corte Ue

Sarà la Corte di giustizia dell’Unione europea a permettere di chiarire, attraverso l’interpretazione dell’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 2000/78 del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione, se le norme interne che fissano limiti di età per l’ammissione a un concorso pubblico (nel caso di specie all’avvocatura dello Stato) siano compatibili con il diritto Ue. A chiedere l’intervento della Corte di Lussemburgo è stata la Cassazione, sezione lavoro, con l’ordinanza interlocutoria n. 19847 del 17 luglio (19847), alla quale si era rivolto un avvocato e la Confederazione generale italiana del lavoro del Trentino che hanno impugnato il provvedimento della Corte di appello di Trento con il quale era stata respinta la loro domanda di accertamento della discriminazione, individuale e collettiva, per ragioni di età determinata dall’art. 1 del d.P.C.M. n. 141 del 2000, come modificato dal d.P.R. n. 161 del 2011, laddove fissa il limite di età di trentacinque anni per l’ammissione al concorso di procuratore dello Stato. Sia in primo sia in secondo grado i giudici nazionali avevano giustificato tale limite in ragione della natura del servizio svolto dal Procuratore dello Stato “che postula una permanenza per determinati periodi nelle varie classi di stipendio e nella qualifica per acquisire la nomina ad avvocato dello Stato anche per evidenti scopi formativi”. La Cassazione, ricostruito il quadro normativo nazionale ed europeo, ha ritenuto di sospendere il procedimento e chiedere l’intervento della Corte Ue per una questione d’interpretazione della direttiva secondo cui “una disparità di trattamento in ragione dell’età non costituisce discriminazione laddove sia oggettivamente e ragionevolmente giustificata, nell’ambito del diritto nazionale, da una finalità legittima, segnatamente da giustificati obiettivi di politica del lavoro, di mercato del lavoro e di formazione professionale, e i mezzi per il conseguimento di tale finalità siano appropriati e necessari”. Grazie all’interpretazione fornita da Lussemburgo che dovrà chiarire il significato di tali parametri, la Cassazione potrà valutare se il diritto Ue impedisca l’individuazione di limiti di età nel caso di accesso a un concorso che abbia le caratteristiche di quelli previsti per i procuratori dello Stato.

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