L’ingresso sempre più diffuso di prodotti extra Ue non conformi alle regole europee preoccupa la Commissione europea anche in ragione della continua diffusione del commercio elettronico. Per monitorare la situazione e individuare le misure necessarie per un miglioramento, la Commissione ha pubblicato, il 28 agosto, il rapporto sui controlli doganali sulla conformità dei prodotti alle frontiere esterne dell’Ue (report). Nel documento, adottato in base a quanto previsto dall’articolo 25 del regolamento 2019/1020 sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti e che modifica la direttiva 2004/42/CE e i regolamenti (CE) n. 765/2008 e (UE) n. 305/2011, si evidenzia la necessità di modificare alcune regole, di procedere a una riforma doganale con l’istituzione di una nuova autorità doganale e di costituire un nuovo centro dati per rafforzare la gestione dei rischi e la cooperazione tra le autorità doganali e le autorità di vigilanza del mercato. I controlli sui prodotti – il cui elenco è contenuto nell’allegato II del rapporto – tra il 2022 e il 2024, sono aumentati e molti più prodotti sono bloccati alle frontiere in quanto pericolosi o non conformi alle regole Ue. È emerso, inoltre, un problema pratico, perché proprio l’aumento delle importazioni da Paesi extra Ue ha reso più difficili i controlli incidendo sulla loro efficacia.
Tra le misure da predisporre, oltre alla continua digitalizzazione della comunicazione tra le autorità doganali e le autorità di vigilanza del mercato, Bruxelles richiede agli Stati di mettere in pratica, in modo effettivo, gli obblighi imposti dal regolamento 2019/1020, sottolineando le molte discrepanze tra gli Stati membri. Per la Commissione va anche considerato il rispetto della libera concorrenza che impone un rafforzamento dei controlli doganali per evitare che imprese extra Ue, che non rispettano le regole, abbiamo un vantaggio competitivo rispetto alle aziende Ue, in linea con quanto previsto dal regolamento in base al quale “un mercato unico più equo dovrebbe garantire pari condizioni di concorrenza a tutti gli operatori economici e la protezione contro la concorrenza sleale”. Nel rapporto sono indicate le misure per procedere a una riforma doganale, con l’istituzione di una nuova autorità doganale e un centro dati per una migliore gestione dei rischi.
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