Registrazione dei danni causati dall’invasione russa: al via le domande per il trasferimento forzato

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Introdotte nuove categorie nel Registro per i danni causati dall’aggressione da parte della Federazione Russa contro l’Ucraina, attivato dal Consiglio d’Europa con la Dichiarazione di Reykjavik, adottata il 17 maggio 2023 (Dichiarazione Reykjavik). 

Dopo le prime decisioni del Board (qui il portale Register of Damages for Ukraine, RD4U, qui il portale https://rd4u.coe.int/en/home) sono state inserite due nuove categorie ossia quella relativa al trasferimento forzato o alla deportazione di minori (A2.8) e adulti (A2.9). Le vittime che vogliono accedere al risarcimento sono tenute ad allegare all’istanza ogni informazione utile e le prove a sostegno della richiesta, fermo restando che sarà possibile ricavare ulteriori informazioni dalle fonti elettroniche.

Per quanto riguarda le richieste che coinvolgono minori, spetta ai genitori avanzare le domande, a condizione che il rapporto di filiazione sia confermato dal registro dello stato civile, mentre nel caso di soggetti sottoposti a tutela le istanze potranno essere presentate dai centri di erogazione dei servizi amministrativi. Resta confermato l’iter già previsto, con il deposito delle domande attraverso il portale web Dila (https://diia.gov.ua/services/categories/gromadyanam/reparatsii-mizhnarodnyi-reiestr-zbytkiv), un’applicazione presente nel portale messo a disposizione dal governo ucraino proprio per l’utilizzo del meccanismo di risarcimento.

Qui il regolamento generale RD4U-Board(2024)04-final-EN – Claims Rules e qui le regole per le specifiche categorie di danni  https://rd4u.coe.int/en/documents).

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