Tutori e minori in uno studio dell’Agenzia Ue sui diritti fondamentali

Procedure di nomina troppo lunghe. Limitata disponibilità di tutori indipendenti e qualificati. Formazione non sempre adeguata. E’ quanto emerge da un breve studio presentato dall’Agenzia europea per i diritti fondamentali dal titolo “Tutela dei minori privati delle cure genitoriali nell’Unione europea” (fra-2018-guardianship-systems-in-the-eu-summary_it) che ha fatto il punto sull’istituto della tutela, considerato uno dei tasselli più importanti per assicurare l’interesse superiore dei minori, in particolare di quelli non accompagnati e vittime della tratta. Nel testo sono descritti i sistemi di tutela nei Paesi membri dell’Unione europea, con l’indicazione dei compiti, nonché gli strumenti predisposti a livello Ue accomunati dall’esigenza di tutelare i minori. L’Agenzia sottolinea che taluni problemi sorgono con riguardo ai minori non accompagnati non sempre assegnati tempestivamente a un tutore, nonché a lacune nella formazione dei tutori che, in alcuni casi, non è adeguata. Inoltre, l’Agenzia lamenta la mancanza di un approccio uniforme. Sottolineata l’importanza dell’assenza di forme di conflitto di interesse nella nomina dei tutori, l’Agenzia stigmatizza il comportamento di alcuni Paesi che permettono alle autorità competenti in materia di migrazione lo svolgimento di un ruolo nella nomina dei tutori.

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