Comparto della scuola: presentato un reclamo collettivo contro l’Italia

Arriva sul tavolo del Comitato europeo dei diritti sociali il reclamo collettivo presentato dall’Associazione professionale e sindacale (ANIEF) contro l’Italia, che è stato registrato dal Segretariato il 12 febbraio (ricorso n. 159/2018, CC159CaseDoc1_it). Il reclamo ha al centro numerosi lavoratori del comparto della scuola pubblica “colpiti” dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 11/2017 del 20 dicembre 2017 che ha modificato il consolidato orientamento della giurisprudenza dello stesso organo giurisdizionale sull’idoneità del titolo abilitante di diploma magistrale conseguito nel 2001/2002 per l’accesso alle graduatorie provinciali ad esaurimento, utili per le supplenze annuali. In passato, il diploma ordinario di maturità magistrale costituiva titolo abilitante ex lege per l’insegnamento nelle scuole elementari e dell’infanzia, ma il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha impedito ai diplomati magistrali, che hanno conseguito il titolo con il vecchio ordinamento, entro l’anno 2001/2002, abilitati all’insegnamento nelle scuole primarie e dell’infanzia, l’accesso alle graduatorie permanenti e alle graduatorie di istituto di II fascia. Nel reclamo è evidenziata la violazione di diritti fondamentali dei lavoratori pubblici precari, con particolare riguardo agli articoli 1, 4, 5, 6 e 24 della Carta sociale, nonché dell’articolo E che codifica il principio di non discriminazione in ragione del fatto che ai docenti diplomati magistrali viene precluso l’accesso in ruolo a tempo indeterminato.

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