Con la ratifica della Convenzione di Lanzarote nuove armi per combattere i reati sessuali contro i minori

Una protezione dei minori a tutto campo. Per arginare i reati sessuali contro minori, incluso il turismo sessuale. Con la legge n. 172 del 1° ottobre 2012 (http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2012;172) l’Italia ha ratificato e dato esecuzione alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, modificando alcune norme di diritto penale sostanziale e processuale. Tra le novità più significative l’introduzione del reato di pedofilia e la punizione del turismo sessuale. In materia di giurisdizione, per favorire la vittima, la Convenzione prevede che gli Stati consentano ai minori-vittime,  che hanno la residenza in un altro Stato, di adire le autorità giurisdizionali di detto Stato. Novità anche in materia di estradizione. Il Trattato, infatti dispone che se uno Stato «riceve una richiesta di collaborazione in materia legale o l’estradizione  da una Parte con la quale essa non ha  concluso  un  trattato, essa può considerare la presente Convenzione come fondamento giuridico  per la  mutua  assistenza   giudiziaria   in   materia   penale   o   per l’estradizione  rispetto  ai  reati  stabiliti  in  conformità  alla presente Convenzione».

Per quanto riguarda il coordinamento con i numerosi atti internazionali, la Convenzione di Lanzarote ha cura di garantire la prevalenza della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e del suo Protocollo opzionale sulla vendita dei bambini, la prostituzione minorile e la pedopornografia. Inoltre, è fatta salva la prevalenza delle convenzioni  che contengono norme più protettive per il minore vittima. Per i rapporti con il diritto Ue, come è ovvio, l’articolo 43, par. 3 della Convenzione garantisce tra gli Stati membri dell’Unione europea il primato del diritto comunitario, «senza pregiudizio per l’oggetto e lo scopo della Convenzione e per la sua piena applicazione nei confronti delle altre parti».

Il Trattato, in vigore dal sul piano internazionale dal 1° luglio 2010, è stato ratificato da 23 Stati.

 

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