Condannato il compagno Duch

Hanno aspettato oltre 30 anni. Immersi nell’orrore dei ricordi. Adesso, per le vittime dei khmer rossi, è arrivato il verdetto. Kaing Guek Eav, il famigerato compagno Duch, è stato condannato a 35 anni di carcere dal Tribunale delle Camere straordinarie per la Cambogia. Colpevole di aver ucciso oltre 12.000 uomini durante il regime dei Khmer rossi in Cambogia. La sentenza, che lo condanna per crimini contro l’umanità e gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra del 1949, arriva dopo 11 anni dalla sua cattura nella giungla cambogiana http://www.eccc.gov.kh/english/court_doc.list.aspx?courtDocCat=case_docs&Default_Case=duch. Duch è stato condannato anche per la deportazione di oltre 1.330 individui nei campi di rieducazione. La collaborazione con il Tribunale ha consentito al condannato di usufruire di circostanze attenuanti e quindi di evitare il carcere a vita.

Le Camere straordinarie per la Cambogia sono state istituite a seguito dell’accordo del 6 giugno 2003 tra Nazioni Unite e Cambogia per processare gli autori dei crimini commessi durante il cosiddetto regime della Kampuchea democratica di Pol Pot, durato dal 17 aprile 1975 al 7 gennaio 1979, regime che ha provocato quasi due milioni di morti nel perseguimento della cosiddetta “purificazione sociale” da parte dei Khmer rossi di Pol Pot.

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