Divulgato uno studio sull’applicazione della Convenzione sui diritti dei disabili da parte dell’Unione europea

L’Agenzia europea per i diritti fondamentali ha diffuso un documento relativo all’applicazione negli Stati Ue della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006 (fra-2015). La Convenzione, ratificata da 25 Paesi membri (l’Italia lo ha fatto con la legge 3 marzo 2009 n. 18) e dalla stessa Ue (si tratta del primo trattato universale in tema di diritti umani ratificato dall’Unione), ha spinto gli Stati a importanti modifiche legislative e ha svolto un ruolo di fondamentale importanza sia nella giurisprudenza interna sia in quella della Corte Ue. Mancano all’appello ancora Finlandia, Paesi Bassi e Irlanda. Proprio grazie alla Convenzione e per attuare le osservazioni presentate dal Comitato istituito per verificarne lo stato di attuazione, numerosi Paesi, tra cui l’Italia, hanno adottato un Piano d’azione per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità. Diversi Stati hanno dato il via, per rispettare il diritto all’accessibilità, a modifiche in relazione ai piani urbanistici, a programmi d’istruzione per consentire una vita indipendente ai disabili e in materia di accesso alla giustizia.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/rapporto-ue-sulle-persone-disabili-allesame-dellonu.html. Va ricordato che l’analisi del rapporto Ue sull’applicazione della Convenzione è stata rinviata alla sessione del 17 agosto – 4 settembre 2015. Qui sono disponibili le osservazioni sul rapporto iniziale formulate da parte di alcune ONG (http://tbinternet.ohchr.org/_layouts/treatybodyexternal/SessionDetails1.aspx?SessionID=995&Lang=en).

 

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