Extraordinary rendition: un buco nero sul quale l’UE deve fare chiarezza

Tortura, detenzioni arbitrarie, violazione dei diritti umani. Non in Paesi lontani ancora alle prese con la ricerca della democrazia ma nel cuore dell’Europa. E’ il quadro disegnato dalla Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo che, nella riunione dell’8 maggio, ha approvato il rapporto del 3 maggio sul presunto trasporto e detenzione illegale di prigionieri in paesi europei da parte della Cia  (relatore Hélène Flutre, 900932en). Lo spazio aereo dell’Unione europea è stato lo scenario in cui si è verificato, in modo sistematico, il piano delle extraordinary renditions, con gli Stati membri che, malgrado l’obbligo di rispettare i diritti umani anche alla luce della Carta dei diritti fondamentali, hanno violato una lunga serie di diritti umani. Non solo. Poche le indagini, continue le mosse delle autorità nazionali che si sono trincerate dietro il segreto di Stato con il mancato rispetto dell’obbligo positivo imposto dal diritto internazionale di investigare sulle violazioni dei diritti umani. Necessario – scrive la commissione dell’europarlamento – un intervento delle istituzioni Ue, soprattutto della Commissione europea che deve verificare anche la violazione delle regole in materia di asilo.

Si vedano i post del 10 settembre 2011, del 17 ottobre e del 20 ottobre del 2010.

No tags 0 Commenti 0

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *