La Francia comunica l’adozione di misure in deroga alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo

La Francia ha comunicato al Segretario generale del Consiglio d’Europa di avvalersi dell’articolo 15 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e, quindi, di escludere l’applicazione della Convenzione durante lo stato d’emergenza in Francia, dopo gli attentati del 13 novembre (deroga). In base all’articolo 15 della Convenzione, nel caso di guerra o di altro pericolo pubblico “che minacci la vita della nazione, ogni Alta Parte Contraente può prendere delle misure in deroga alle obbligazioni previste nella presente Convenzione nella stretta misura in cui la situazione lo esiga e a condizione che tali misure non siano in contraddizione con le altre obbligazioni derivanti dal diritto internazionale”. Alcuni articoli sono tuttavia inderogabili: si tratta del diritto alla vita (articolo 2), del divieto di tortura e di trattamenti disumani e degradanti (articolo 4), del divieto di schiavitù e di servitù (articolo 4, par. 1) e del principio nulla poena sine lege (articolo 7). Lo Stato che invoca la deroga deve comunicare la durata e la cessazione del periodo di deroga. Inoltre, spetta alla Corte, a seguito di ricorsi individuali, verificare che i criteri siano stati rispettati.

Con la legge n. 2015-1501 del 20 novembre 2015 (LOI n° 2015-1501), con la quale è stato prorogato lo stato di emergenza, la Francia ha introdotto altre misure in grado di incidere in modo negativo sulla tutela dei diritti umani, in parte avviandosi verso la strada seguita dall’ex Presidente Usa George W. Bush. Nella legge ampio spazio alle perquisizioni senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria e accesso ai dati informatici. Come dato positivo, invece, è stata modificata la norma della legge n. 55-385 del 3 aprile 1955 relativa allo stato di emergenza che prevedeva la possibilità per il ministro dell’interno e per il prefetto di adottare tutte le misure necessarie per controllare stampa. In vista dell’adozione della legge è stato pubblicato uno studio sulla disciplina in altri Paesi (ei_prorogeant_loi_55_385_etat_urgence_cm_18.11.2015).

Sul monitoraggio delle misure d’emergenza e sulla loro applicazione, con riguardo al rispetto dei diritti fondamentali si veda il blog del giornalista di Le Monde, Laurent Borredon http://delinquance.blog.lemonde.fr/.

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