Libertà d’impresa come diritto umano in uno studio dell’Agenzia Ue

Troppi ostacoli nella realizzazione di quello che è uno dei diritti previsti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ossia la libertà di impresa. Lo dice l’Agenzia europea dei diritti fondamentali nello studio “Freedom to conduct a business: exploring the dimensions of a fundamental right” (fra-2015-freedom-conduct-business_en), diffuso il 17 agosto. L’articolo 16 della Carta – osserva l’Agenzia – afferma che “È fra-2015-freedom-conduct-business_cover riconosciuta la libertà d’impresa, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali”. Eppure, malgrado la libertà in materia di impresa sia cruciale per la crescita economica e per l’eliminazione della povertà, esistono troppi ostacoli e troppe complessità per lo svolgimento di attività imprenditoriali. Troppe volte, così, le procedure amministrative si trasformano in un ostacolo allo sviluppo, a cui contribuiscono anche la difficoltà di accesso al credito e i meccanismi farraginosi di soluzione delle controversie. Le maggiori difficoltà, per le donne, i migranti, i giovani e le persone con disabilità. Lo studio è stato svolto dall’Agenzia su richiesta della Commissione europea, proprio per approfondire il significato, lo scopo e il contenuto del diritto che impone agli Stati misure positive di intervento.

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