Pubblicato un rapporto della Corte dei conti Ue su aiuti di Stato e banche

Il settore bancario usufruisce da oltre dieci anni, dal momento dello scoppio della crisi finanziaria mondiale del 2007, di aiuti di Stato. Per monitorare gli interventi statali e le reazioni della Commissione europea, la Corte di Conti Ue ha pubblicato uno studio nel quale ha fatto il punto sulle misure di salvataggio a vantaggio delle banche prima della pandemia da COVID-19 (aiuti di Stato). La Corte dei Conti ha sottolineato che gli aiuti destinati ad attenuare la crisi devono essere limitati ai danni causati dalla pandemia e il ricorso a norme in caso di crisi deve essere circoscritto a quanto necessario. Per quanto riguarda il periodo esaminato, che è coinciso con la crisi finanziaria mondiale tra il 2007 e il 2008, la Corte dei Conti ha rilevato che le norme sugli aiuti di Stato non sono state “del tutto idonee ai fini del controllo degli aiuti di Stato” e in linea con gli obiettivi del Trattato. Svolto l’esame, la Corte dei Conti europea ha adottato alcune raccomandazioni indirizzate alla Commissione europea. In primo luogo ha chiesto azioni correttive dei principi guida degli orientamenti della Commissione europea per legiferare meglio, che prevedono una valutazione di impatto e una valutazione ex post e una revisione degli indicatori di performance nel piano strategico 2020-2024 e del piano di gestione 2020. La Commissione europea ha chiarito che punta a introdurre un nuovo strumento di gestione dei casi ma per le criticità determinate dai ritardi nella pubblicazione delle decisioni sugli aiuti di Stato molto dipende dagli Stati membri. 

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