Scienza e diritti umani: il Comitato Onu pubblica le osservazioni generali

Il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali ha adottato, il 30 aprile, le osservazioni generali n. 25 (E/C.12/GC/25, E:C.12:GC:25) sull’articolo 15, n. 1, lett. b (diritto di godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni), n. 2 (sviluppo e diffusione della scienza e della cultura), n. 3 (obbligo degli Stati di rispettare la libertà indispensabile per la ricerca scientifica e l’attività creativa) e n. 4 (sviluppo della collaborazione internazionale nei campi scientifici e culturali) del Patto sui diritti economici, sociali e culturali del 1966 (ratificato dall’Italia con legge 25 ottobre 1977 n. 881). In particolare, il Comitato, tenendo conto del poco spazio dedicato alla scienza e alla cultura nei rapporti presentati dagli Stati ha ritenuto opportuno intervenire per precisare il rapporto tra scienza e diritti economici, sociali e culturali. Nella prima parte del documento sono analizzate le nozioni di scienza alla luce dei numerosi interventi dell’Unesco e di benefici del progresso scientifico. Il Comitato entra poi negli aspetti cruciali che riguardano il diritto di accedere alle applicazioni scientifiche senza discriminazioni così come quello di ottenere informazioni adeguate. Talune limitazioni – osserva il Comitato – possono essere poste, ma ciò deve avvenire in modo conforme all’art. 4 del Patto e, quindi, con limitazioni previste dalla legge solo nella misura in cui siano compatibile con la natura di tali diritti e solo per promuovere il benessere generale in una società democratica. Sono poi chiariti gli obblighi degli Stati e le misure da adottare per assicurare una protezione speciale di specifici gruppi, così come è affrontata la questione della poca presenza delle donne nelle attività scientifiche, dovuta, di frequente, anche al radicamento di stereotipi. La parte finale del documento è volta a considerare i rischi e le speranze che possono arrivare delle nuove tecnologie.

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