Sistema europeo dei casellari giudiziari anche per i cittadini extra Ue

logo L’Agenzia europea per i diritti fondamentali ha divulgato il parere n. 1/2015 del 4 dicembre 2015 su richiesta della Commissione europea riguardante lo scambio di informazioni su cittadini di Paesi terzi per integrare il sistema europeo di informazioni sui casellari giudiziari (ECRIS) (fra-opinion-1-2015-ecris). L’obiettivo di Bruxelles è quello di rafforzare il sistema ECRIS, ampliandolo anche a cittadini di Stati terzi, modificando il sistema operativo con la decisione 2009/316/Gai del 6 aprile 2009 che istituisce il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS) in applicazione dell’articolo 11 della decisione quadro 2009/315/Gai (si veda anche il Manuale di procedura contenente informazioni pratiche dei 27 Stati membri sull’accesso ai casellari, Doc. 5459/09 del 16 gennaio 2009). L’Agenzia mostra preoccupazioni sui rischi di discriminazione nei confronti dei cittadini di Paesi terzi e, soprattutto, sull’utilizzo dei dati per questioni legate alla concessione o al rinnovo del permesso di soggiorno, effetto che andrebbe evitato. Tra le preoccupazioni, l’uso delle impronte digitali che potrebbe essere limitato utilizzando strumenti meno intrusivi, e gli effetti sui minori che vanno protetti. In primo piano, poi, la tutela dei dati personali in linea con l’articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Ad avviso dell’Agenzia, una proposta di allargamento nell’utilizzo del sistema ECRIS può essere presentata a condizione che ogni disposizione sia conforme, anche nella fase applicativa, alla Carta Ue.

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