Urgenti le modifiche al diritto societario europeo. Lo dice l’europarlamento

Troppe le possibilità inutilizzate dagli operatori per quanto riguarda le forme giuridiche delle società a livello europeo. Necessaria, quindi, una revisione dell’intero settore affrontando anche le questioni relative ai conflitti di legge nell’ambito del diritto societario, partendo da “una proposta di esperti in materia che potrebbe fungere da punto di partenza per ulteriori lavori sulle disposizioni sui conflitti di legge in relazione alle operazioni transfrontalieri delle società”. Lo ha evidenziato il Parlamento europeo nella risoluzione approvata oggi dal titolo “Il futuro del diritto societario europeo” (P7_TA-PROV(2012)0259, P7). Centrale il ruolo della Commissione che deve fare maggiori sforzi per arrivare all’adozione di regole sullo Statuto della società privata europea. Anche perché – hanno precisato gli eurodeputati –  “le forme societarie dell’Unione europea intese a sostituire le forme esistenti previste dal diritto nazionale hanno un elevato potenziale”. Condivisibile, quindi, la scelta della Commissione di iniziare uno studio sulle società mutualistiche europee. Per quanto riguarda la seconda direttiva sul diritto societario, secondo il Parlamento, meglio una maggiore semplificazione “piuttosto che introdurre un regime alternativo per la costituzione e la salvaguardia del capitale”. Spetta poi alla Commissione presentare “una proposta legislativa in cui si definiscano misure intese a facilitare la mobilità transfrontaliera delle società all’interno dell’Unione europea (quattordicesima direttiva sul diritto societario relativa al trasferimento transfrontaliero della sede di una società)”. Per quanto riguarda la nona direttiva sul diritto societario in materia di raggruppamenti di imprese, il Parlamento europeo non punta a  una piena armonizzazione della normativa europea quanto piuttosto all’adozione di norme a protezione delle società controllate e degli azionisti “unitamente a una maggiore trasparenza per quanto riguarda la struttura giuridica e l’assetto proprietario”.

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