A Srebrenica fu genocidio

Quindici anni. Tanto c’è voluto per avere giustizia, da quel luglio del 1995 quando l’intero mondo ha assistito inerte alla strage nel cuore dell’ex Iugoslavia. Ieri è arrivato il verdetto: a Srebrenica fu genocidio. Le madri coraggio di un’intera generazione di giovani sterminati nei Balcani il 10 giugno hanno ottenuto giustizia: il Tribunale penale per l’ex-Iugoslavia dell’Aja ha condannato all’ergastolo, per genocidio, due fedelissimi di Mladic, Popovic e Beara. Il processo era iniziato il 21 agosto 2006. Gli altri imputati sono stati condannati, a pene minori, per altri crimini, ma non per genocidio. Il Tribunale ha anche accertato che in quella zona hanno agito due Joint criminal enterprises che hanno pianificato l’uccisione di uomini musulmani e disposto la deportazione della popolazione.

http://www.icty.org/x/cases/popovic/tjug/en/100610summary.pdf

1 Risposta
  • Andrea
    giugno 14, 2010

    Sentenza importante: consolida l’idea che gli eventi di Srebenica siano da qualificarsi come genocidio, anche se solo alcuni degli accusati sono stati condannati per genocidio; prima sentenza in un “mega-trial” con ben 7 accusati. Appare curioso il fatto che ci siano 2 joint criminal enterprises. (una to murder e l’altra to deport), distinte per funzioni, ma operanti nello stesso ambito (alquanto ristretto) temporale e territoriale e i cui componenti erano sempre e comunque i ‘Serbi di Bosnia”. Sembra quasi che dopo il tribunale ad hoc, le rules ad hoc, la giurisprudenza ad hoc, ci si ritrovi anche con le JCEs ad hoc. Ha senso? Vi è una relazione fra le 2 JCEs della sentenza Popovic e la JCE (una sola) che la Camera di appello dell’ICTY aveva identificato nella sentenza Krstic del 2001? Last but not least…la sentenza Popovic fa abbondante uso della terza categoria di Joint Criminal Enterprise. Tuttavia, la pre-Trial Chamber delle “Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia” in una recentissima decisione ha appena detto che JCE III non costituiva diritto consuetudinario nel 1979. Potrebbe esserci un mutamento della giurisprudenza ICTY alla luce del precedente cambogiano? Difficile…, ma speriamo che ci sia, perlomeno, una riflessione ampia in materia da parte della Camera di appello dell’ICTY. Un esercizio della judicial function che sia fair e autorevole lo richiede!

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *