L’Afghanistan sarà pure parte a numerosi trattati internazionali sui diritti dell’uomo come il Patto sui diritti civili e politici e il Patto sui diritti economici, sociali e culturali, ma le nuove leggi sono in aperto contrasto con gli obblighi internazionali. Dal ritorno dei talebani al Governo, dopo l’abbandono del Paese da parte degli Stati Uniti (agosto 2021) sono state adottate leggi e decreti volti a ripristinare su larga scala la Sharia. Da ultimo, il 21 agosto 2024 è stata adottata la legge sulla diffusione della virtù e sulla prevenzione del vizio (“Law on the propagation of virtue and prevention of vice” (PVPV Law) che codifica, in quattro capitoli e 35 articoli, le numerose ordinanze, decreti e altri atti adottati nel corso degli ultimi quattro anni e che colpisce in particolare le donne private di numerosi diritti. Su tale legge, la Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA) ha pubblicato un rapporto (rapporto unama) per verificare le modalità di attuazione della legge e l’impatto sulla società dal 21 agosto 2024 al 31 marzo 2025. Dai risultati emerge con chiarezza la volontà di portare l’Afghanistan verso un sistema islamico puro, con restrizioni che colpiscono soprattutto le donne. Non solo è affermato l’obbligo di indossare lo hijab con il volto coperto, ma è disposta una netta separazione tra uomini e donne, con regole assurde come, tra le altre, il divieto degli autisti di trasportare donne non accompagnate da un mahram (tutore). Non solo. È stato ulteriormente limitato l’accesso delle donne all’assistenza sanitaria tanto più che le donne non possono neanche percorrere brevi distanze da sole ed è stato codificato il divieto per le donne di lavorare presso le organizzazioni internazionali non governative e governative come le Nazioni Unite. Stop ad ogni forma di libertà di espressione con l’obbligo per i media di bloccare ogni pubblicazione che non sia conforme alla Sharia. Colpita, inoltre, l’educazione con una conversione del sistema scolastico pubblico in un sistema di madrasse. Nella pubblica amministrazione e nel Governo, inoltre, vanno destituiti i funzionari tecnici con coloro che hanno ottenuto una formazione religiosa. Durante il Ramadan è stato deciso un rafforzamento dei controlli che hanno condotto ad arresti arbitrari di persone che non avevano seguito le regole di preghiera.
Certo, per arrivare a un ripristino dei diritti non basteranno le risoluzioni del Consiglio di sicurezza che, da ultimo, è intervenuto con la risoluzione 2777 del 17 marzo 2025, estendendo il mandato UNAMA fino al 17 marzo 2026 (risoluzione 2777).
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