Allarme elusione fiscale dopo i Panama papers: la Commissione presenta una nuova direttiva

Lotta all’elusione fiscale, al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, con un quadro normativo nuovo che, da un lato, va in continuità rispetto agli atti Ue già adottati ma che, dall’altro lato, punta a un salto di qualità visto anche il recente scandalo dei Panama Papers. In questa direzione, la Commissione europea, il 5 luglio, ha presentato una proposta di direttiva che modifica la 2015/849 sulla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, la quale, a sua volta aveva modificato il regolamento n. 648/2012 e abrogato la direttiva 2005/60/CE e la 2006/70/CE (aml-directive_en). Tra le novità, la totale accessibilità al pubblico ai registri di società e trust collegati ad imprese e la connessione dei registri degli Stati membri. Contrasto rafforzato anche ai pagamenti anomini con le carte di credito prepagate con le soglie che scendono, per l’identificazione, da 250 a 150 euro. Da armonizzare anche i controlli verso i Paesi terzi a rischio con carenze strategiche nella lotta al riciclaggio. La Commissione, considerando i tempi non rapidi di adozione, ha chiesto agli Stati di tenere conto delle modifiche proposte anche nel recepimento della IV direttiva antiriciclaggio.

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