Ancora lacune, in Italia, nell’attuazione di misure sulla prevenzione della corruzione di parlamentari, giudici e pubblici ministeri

Il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO) ha diffuso il 14 settembre 2022 il rapporto (GRECO IT) che contiene l’addendum al quarto ciclo di valutazione relativo alla prevenzione della corruzione tra parlamentari, giudici e pubblici ministeri, adottato nella plenaria di giugno 2022 (rapporto sul quarto ciclo è del 2018). Nel documento il GRECO va il punto sui progressi compiuti e sul livello di conformità delle azioni italiane rispetto alle regole internazionali e, in particolare, alle 12 raccomandazioni rivolte all’Italia nel rapporto del quarto ciclo di valutazione (http://www.marinacastellaneta.it/blog/greco-pubblicato-il-rapporto-sullitalia-a-report-on-italy-published-by-greco.html). Critiche le conclusioni del GRECO, secondo il quale l’Italia ha attuato in modo soddisfacente solo cinque delle dodici raccomandazioni contenute nel quarto rapporto, mentre altre quattro sono state attuate solo parzialmente e altre tre risultano ancora in alto mare. 

Le osservazioni più critiche riguardano la mancanza di risultati concreti sulla messa in atto di codici di condotta relativi a Camera e a Senato. Se, infatti, il il 26 aprile 2022 il Senato ha approvato il suo Codice di condotta, non così la Camera dei deputati che non ha ancora inglobato nel suo regolamento le modifiche richieste dal GRECO. In ogni caso – osserva il Comitato – anche con riguardo a quello del Senato “l’efficacia del suo regime di sorveglianza deve ancora essere dimostrata”. Per quanto riguarda la magistratura, invece, le misure richieste sono state attuate, anche se il GRECO chiede una migliore attuazione.

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