Bagagli registrati: la Corte Ue legittima i pagamenti

Vittoria delle compagnie aeree a Lussemburgo. La Corte di giustizia Ue, con una sentenza depositata il 18 settembre (causa C-487/12, vueling), ha dato il via libera a una pratica diffusa: ossia la vendita via internet di biglietti aerei, spesso a prezzi vantaggiosi che, però, non includono la registrazione del bagaglio in stiva. Una prassi sdoganata da Lussemburgo nel segno della libertà tariffaria. Con un preciso limite: i vettori, infatti, devono includere nel costo del biglietto il trasporto del bagaglio a mano. E’ stato il Tribunale amministrativo spagnolo a chiamare in aiuto Lussemburgo con un rinvio pregiudiziale sul regolamento n. 1008/2008 relativo alla prestazione di servizi aerei nella Comunità. Una cittadina spagnola aveva acquistato dal sito internet della compagnia Vueling Airlines alcuni biglietti, ma alla registrazione dei bagagli le era stato imposto il pagamento di 40 euro. L’Istituto per la tutela dei consumatori aveva comminato un’ammenda di 3mila euro alla compagnia aerea sul presupposto che il diritto spagnolo ammette la registrazione di una valigia senza costi supplementari. La Vueling aveva impugnato il provvedimento dinanzi ai giudici spagnoli che hanno chiamato in aiuto i colleghi Ue. Chiara la posizione degli eurogiudici: il regolamento n. 1008 non obbliga i vettori aerei a trasportare, senza ulteriori costi, i bagagli registrati, nell’ottica di garantire la libertà tariffaria e la concorrenza. A patto, però, che i vettori forniscano, con la massima trasparenza, le informazioni sul prezzo finale, indicando gli importi che si potrebbero aggiungere a quello fissato per il solo trasporto del passeggero, nonché i supplementi opzionali. Solo in questo modo – osserva la Corte – è raggiunto uno degli obiettivi prefissati ossia la possibilità per i passeggeri di comparare tariffe e servizi. Assicurata una comunicazione chiara sin dall’inizio del processo di prenotazione e un esplicito consenso da parte del cliente, il trasporto del bagaglio registrato può avvenire con il pagamento di un importo. D’altra parte, si tratta di un servizio non obbligatorio e non indispensabile per il trasporto aereo in sé. E’ vero che, in passato, la prassi commerciale delle compagnie aeree non prevedeva per la registrazione del bagaglio costi aggiuntivi, ma i modelli commerciali sono cambiati. Via libera, quindi, a tariffe scontate senza possibilità di registrare il bagaglio a meno che non venga versato un corrispettivo. Detto questo, però, la Corte restringe il perimetro della libertà di azione delle compagnie aeree che non possono imporre un supplemento di prezzo per il bagaglio a mano. In questi casi, infatti, si tratta di un elemento indispensabile del trasporto dei passeggeri che va incluso sempre nell’acquisto di un biglietto.

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