Tratta degli esseri umani: ecco il primo rapporto del GRETA sull’Italia

L’Italia fa ancora poco per combattere il traffico degli esseri umani e assicura una protezione limitata alle vittime. E’ un quadro tra luci e ombre quello che emerge dal primo rapporto, pubblicato il 22 settembre, del GRETA (GRETA_2014_18_FGR_ITA_w_cmnts_en), il Comitato che, nell’ambito della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani adottata a Varsavia il 16 maggio 2005 (qui il testo in italiano http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/trafficking/Source/PDF_Conv_197_Trafficking_Italian.pdf), si occupa di monitorare lo stato di attuazione dell’accordo da parte degli Stati. L’Italia ha ratificato il testo e dato esecuzione con legge n. 108 del 2 luglio 2010. Nel rapporto si evidenziano i passi avanti soprattutto nella costruzione di un quadro normativo articolato, grazie alla ratifica della Convenzione e al recepimento, con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24, della direttiva 2011/36/Ue  relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime, ma manca ancora una struttura di coordinamento che coinvolga congiuntamente le autorità pubbliche e le associazioni impegnate nel settore. Così come manca una strategia nazionale e un piano d’azione. Se sul fronte dello sfruttamento sessuale delle vittime della tratta le autorità nazionali hanno rafforzato gli sforzi per fronteggiare questa piaga, non altrettanto è stato fatto per bloccare il  traffico di bambini e di migranti. Troppi i ritardi nell’identificazione delle vittime, che dovrebbero godere di un permesso di soggiorno, e di un’adeguata assistenza soprattutto quando finiscono nelle maglie della criminalità. Tra le note critiche – si legge nel rapporto – la protezione limitate alle vittime che collaborano nelle indagini per scovare i trafficanti di esseri umani. Così, gli indennizzi alle vittime procedono a rilento e sono ancora troppo poche le condanne nei confronti dei trafficanti. In passato, anche l’Onu aveva evidenziato le criticità del quadro italiano (http://www.marinacastellaneta.it/blog/tratta-degli-esseri-umani-litalia-non-fa-abbastanza-per-combattere-lo-sfruttamento-del-lavoro.html).

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/traffico-di-esseri-umani-in-continuo-aumento-nellunione-europea.html

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