Bruxelles cerca nuove strade per globalizzazione

L’Unione europea non più spettatrice passiva dei recenti effetti negativi della globalizzazione, ma soggetto in grado di gestirla e e orientarla per tutelare i cittadini europei. Con quest’obiettivo, la Commissione europea ha adottato, il 10 maggio, un documento di riflessione sulla gestione della globalizzazione (COM(2017)240, COM-2017-240). In primo luogo, nel documento, è esaminato il quadro storico: dalla prima ondata della globalizzazione nel 1900 a cui è seguito il protezionismo nel 1921, passando per la seconda ondata dopo la Seconda guerra mondiale per arrivare alla terza fase che ha preso il via dalla caduta del muro di Berlino e dalla crisi asiatica nel 1996, attraversata in tutto il mondo dalla crisi finanziaria mondiale del 2008. La Commissione, poi, passa a tracciare la fisionomia che la globalizzazione dovrebbe assumere nel 2025. Bruxelles parte dalla constatazione che la globalizzazione ha avuto effetti positivi tenendo conto che ogni giorno un numero crescente di persone esce dalla povertà nel mondo, ma individua le profondi disparità create con “gli effetti positivi che non sono equamente distribuiti fra le diverse popolazioni e regioni”. Bruxelles mira a una globalizzazione efficiente con un miglioramento delle prassi sociali e del lavoro e la tutela dell’ambiente, non solo attraverso la lotta contro i cambiamenti climatici. L’azione sul fronte esterno non dovrà mirare unicamente alla stipulazione di accordi internazionali, ma dovrà comportare l’adozione di strumenti di difesa commerciale perché l’Unione europea è il mercato più aperto del mondo soprattutto nel settore degli appalti pubblici, ma non sempre si giova di comportamenti reciproci da parte di Stati extra Ue. Tra gli interventi ritenuti necessari, anche quelli sulla giustizia, con l’individuazione, entro il 2017, di un elenco di giurisdizioni non cooperative e con l’adozione di strumenti più efficaci per fronteggiare l’elusione fiscale esterna.

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *