Carta dei diritti fondamentali: non applicabile se una questione non rientra nell’ambito di applicazione del diritto Ue

Se non viene in rilievo una questione rientrante nel diritto dell’Unione la Carta dei diritti fondamentali non è applicabile. Tenendo conto che le questioni relative all’apertura dei negozi non rientrano nell’ambito degli articoli 34 e 36 TFUE sulla libera circolazione della merci e degli articoli 56 e 57 TFUE sulla libera prestazione dei servizi, i principi di uguaglianza e di non discriminazione sanciti dagli articoli 20 e 21 della Carta non possono essere applicati. E’ la conclusione raggiunta dalla Corte di giustizia dell’Unione europea nella sentenza dell’8 maggio (C-483/12, C-483:12) con la quale Lussemburgo ha dichiarato la propria incompetenza. La questione pregiudiziale è stata sollevata, dopo diverse vicende, dalla Corte costituzionale belga in relazione a una controversia sull’apertura di un centro di giardinaggio sette giorni su sette. Tale pratica era contraria al diritto belga con la conseguenza che era sorta una controversia con un’altra ditta. Tuttavia, il rinvio pregiudiziale presentato alla Corte non contiene alcun elemento che consenta di ritenere che la situazione giuridica rientri nell’ambito di applicazione del diritto Ue, con la conseguenza che gli eurogiudici non possono pronunciarsi sulla questione, anche con riferimento alla Carta Ue.

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